LA STORIA della Banda

ANNO 1909

Anno 1909: siamo in clima di elezioni politiche. Per il collegio elettorale di Rho, di cui Nerviano fa parte, due sono i candidati che si contendono maggiormente i favori della popolazione: il Signor Filippo Meda e il Signor Antonio Bernocchi. Nel corso della campagna elettorale, tra le altre cose che vengono promesse in cambio di voti, il Bernocchi assicura ai Nervianesi che, se sarà eletto, donerà al paese degli strumenti musicali per la formazione di un corpo bandistico. Il Meda, invece, più praticamente, promette a tutta la popolazione una scorpacciata a base di pane, vino e salamini per festeggiare la propria vittoria.

    La domenica fissata per le elezioni, il 9 marzo, i Nervianesi vanno alle urne e, forse più sensibili ai piaceri dello stomaco che a quelli della musica concorrono col loro voto a determinare la vittoria del Meda.
    Grande è la delusione di alcuni giovani che, da anni, avevano già costituito in paese una piccola “Fanfara” e che vedono così sfumare l’occasione di trasformarla in un vero e proprio complesso bandistico.

    Il giorno seguente, lunedì 10 marzo, è la festa dell’Ufficio Generale dei Defunti, ricorrenza allora molto solennizzata. Il neo-eletto senatore Meda invia a Nerviano la Banda di Rho per festeggiare la propria vittoria. La Banda arriva dal Sempione, imbocca il Viale Villoresi e, scendendo verso il centro del paese, diretta in piazza della Chiesa, attacca a suonare. La gente esce dalle case e vede sfilare quella banda. Anche i giovani suonatori della “Fanfara”, che si ritrovano nel bar del Carlo Pirotta in “Piazza Granda” (l’odierna Piazza Italia), vengono richiamati dal suono degli ottoni e dei clarini ed escono per strada. Le vie ed i marciapiedi di Nerviano sono ancora imbiancati e ingombri per l’abbondante nevicata di qualche giorno prima. Che fanno allora i giovani? Prima una, poi due, poi tre, poi cento palle di neve piovono sulla banda “forestiera” che si da alla fuga precipitosa, risale verso il Sempione e se ne ritorna a Rho.
Da questo episodio nasce ancora più forte la volontà di costituire in Nerviano un complesso bandistico valido e numeroso come quelli dei paesi vicini. Il Bernocchi, venuto a conoscenza dell’accaduto, stabilisce, forse per affermarsi con benevolenza nel lavoro industriale da lui appena iniziato in paese, di donare ugualmente ai Nervianesi quanto aveva promesso in caso di vittoria: la Banda si farà! E si fece nuova e bella!


I PRIMI ANNI

Sotto la guida del primo presidente, il già nominato Carlino Pirotta, e con la direzione e l’insegnamento del maestro Jelo di Parabiago, capobanda il Signor Pietro Fusi, inizia la preparazione e lo studio accanito dei giovani, tanto che nel 1910 il giorno di San Fermo, festa patronale di Nerviano, la banda è pronta per la prima pubblica esibizione.
L’organico è di circa 30 elementi, e la sede del sodalizio un modesto locale di Via Ticino, nel cortile dei “Caldaritt”.
Non si sa a quale livello esecutivo la banda è in grado di suonare, dato il brevissimo tempo avuto a disposizione per l’istruzione e la formazione musicale dei bandisti, nonché la scarsità di mezzi che impongono sacrifici a chi vi si impegna, ma è certo che i giovani ce la mettono tutta per ben figurare:
La banda piace ed inizia ad essere una realtà presente a tutti gli avvenimenti della comunità, seguendo di pari passo gli sviluppi e i fatti dell’epoca.
Nel 1912 la bacchetta passa al Maestro Montevecchi a, a cui succede, dopo solo pochi mesi, il Maresciallo Saputo.
La prima divisa compare nel 1915: è di color nero con bordi rossi e dovrà servire fino al 1926, allorché verrà sostituita con un’altra color coloniale.

Intanto si succedono alla guida del complesso come presidenti Eliseo Sartori (Gusaciod) Angelo Amboldi, Luigi Rossi (Gugia) e Ambrogio Montoli  (Brusin Bichè), che terrà la presidenza fino al secondo dopoguerra. Nello stesso periodo tengono il podio nell’ordine i Maestri Luigi Bracco, Luigi Cantoni (Bigiu), Curti, mentre il capobanda Fusi è sostituito dal signor Carlo Bianchi, che terrà la carica per circa 20 anni.
















































































IL PERIODO TRA LE DUE GUERRE

    Superato lo scoglio dei primi anni di rodaggio e passata la burrasca della Prima Guerra Mondiale, la banda si affina e si migliora, raccoglie nuovi consensi ed adesioni nella popolazione nervianese e i giovani corrono ad ingrossarne le file, raggiungendo l’apice dell’efficienza, negli anni precedenti il secondo conflitto mondiale, periodo in cui la banda conta ben 50 elementi. Nel 1933, in occasione dell’inaugurazione della Torre Littoria, Nerviano vede il primo raduno bandistico della sua storia, con la partecipazione di sette complessi musicali.
    Siamo in pieno “ventennio fascista” ed anche la nostra banda deve subire le imposizioni e le idee, certo non condivise, di quel particolare periodo della nostra storia nazionale e chiamarsi “Corpo Musicale Giovinezza”. Il regime impone i suoi controlli sull’operato della banda, censura le musiche che ritiene pericolose alla sua ideologia, obbliga il Corpo Musicale a presenziare a tutte le cerimonie e dimostrazioni di piazza, controllando che nessun musicante osi non presentarsi ai “servizi” programmati dalle autorità del paese. Sono gli anni bui della nostra storia, che altrimenti si svolge nell’autonomia più schietta.

Nel 1940 lo spettro della guerra si abbatte di nuovo sul mondo ed anche per la banda di Nerviano iniziano i tempi grami: i giovani partono per il fronte, alcuni non ritornano, altri invece, proprio per la loro attività di bandisti, riescono ad evitare la prima linea. Si succedono i maestri Melchiore, Bonfanti e Giacone. La presidenza è assunta da Angelo Musazzi, che la lascerà nel 1954.

    Nel frattempo capobanda è il signor Giovanni Musazzi, che terrà la carica ininterrottamente dal 1930 fino al 1980, salvo una breve parentesi, per un infortunio subito, dal 1950 al 1952 (in quel lasso di tempo capobanda fu il signor Pierino Mezzanzanica).


IL SECONDO DOPOGUERRA

    Finalmente i lunghi anni di guerra sono terminati e il Corpo Musicale pensa a riprendere a “tempo pieno” i propri programmi. Diventa logora la vecchia divisa color coloniale, si impone la realizzazione di una nuova uniforme, confezionata in panno pesante color azzurro aviazione, cui se ne affianca un’altra in tela leggera della stessa tinta per il periodo estivo.
Nel frattempo, dopo sistemazioni provvisorie un po’ in tutto il paese, la sede della banda viene trasferita nelle Scuole Elementari di Via Roma  appena costruite, e qui trovano posto pure i locali per lo svolgimento delle lezioni di musica e delle prove di concerti.
    Intanto in paese si era formato un nuovo corpo bandistico presso l’Oratorio Maschile che, iniziatosi con entusiasmo e sotto buoni auspici, ebbe vita breve per deficienza di mezzi e di organizzazione. Nel 1951 accade che dal disciolto Corpo Bandistico oratoriano una dozzina di musicanti, che non vogliono abbandonare l’attività musicale, confluiscono nella nostra banda che proprio in questi anni soffre per la grave penuria di nuovi elementi, la quale riceve così un apporto vitale alla continuazione della attività.

    E’ a questo punto che si ritiene necessario un nuovo sistema democratico di conduzione della società. Perciò viene costituito un Consiglio Direttivo di sette membri, con durata biennale, eletto e formato dai musicanti stessi, che sceglie nel suo seno il presidente: dal 1954 al 1980 la carica di presidente è stata ricoperta dall’indimenticabile Cavalier Luigi Mosca. Il nuovo ordinamento permette a tutti i componenti del corpo musicale di accedere alla gestione diretta di tutto ciò che concerne l’andamento e l’attività della banda. Da questo momento il sodalizio assume la denominazione di Corpo Musicale Cittadino, che rimarrà immutata fino ai nostri giorni, per sottolineare la sua disponibilità di servire indistintamente tutta la popolazione di nervino e di essere aperto a tutti coloro che ne vogliano far parte.

    Nel 1957 si offre l’occasione di avere in affitto e gestire un bar di Viale Villoresi, già frequentato da numerosi musicanti, da adibire anche a sede della società. Con i proventi di questa attività, la situazione finanziaria migliora sensibilmente, tanto che si riesce a fornire il Corpo Musicale di una nuova divisa: è il 1° maggio 1960 e la banda esce per le strade di Nerviano in giacca e pantaloni color grigio fumo con bordi in oro, fra gli applausi della popolazione compiaciuta.


GLI ANNI SESSANTA

Il problema principale dal dopoguerra ad oggi è sempre stato quello del reperimento di giovani da avviare allo studio della musica. Nel 1963, aderendo all’A.N.B.I.M.A. (Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome), con l’aiuto e i consigli che essa offriva, si riesce ad ottenere l’assegnazione di un Corso di Orientamento Musicale, che si rinnoverà ogni anno quasi ininterrottamente dal 1965 al 1978. Questi corsi, istituiti dal Ministero della Pubblica Istruzione, davano la possibilità di avere un insegnante alle dipendenze del provveditorato agli Studi, per la durata di 6 mesi e con un impegno di 12 ore settimanali. Detti corsi, tenuti prima dall’insegnante Cav. Giovanni Musazzi e poi da Renzo Codari, sono stati un vero vivaio di giovani strumentisti, alcuni dei quali sono le colonne portanti dell’attuale realtà bandistica.

Per un periodo di 14 anni la banda si avvale della direzione artistica del maestro Arturo Di Pietro, che dal 1955 sostituisce il maestro Cerra. Sono anni di intensa attività, con molte soddisfazioni, soprattutto ottenute con la partecipazione ai convegni bandistici regionali di San Pellegrino Terme e a quelli interregionali di Verona. Questi inimitabili raduni sono rimasti nel cuore di tutti, musicanti e amici sostenitori partecipanti a queste importanti manifestazioni di unità e vitalità dei complessi musicali bandistici. La banda di Nerviano esce dai confini del paese, si fa conoscere ed apprezzare e, riprendendo l’antica originaria tradizione di musica dei Comuni e degli eserciti, si presta ogni anno a scortare il Carroccio nella sagra legnanese rievocante la storica battaglia.

GLI ANNI SETTANTA

Dopo il maestro Di Pietro la bacchetta passa nelle mani del maestro Franco Mola e successivamente in quelli di Gianni Arcidiacono, fino al 1974, allorché inizia la sua collaborazione il maestro Nicola Donadio. Le esigenze di quest’ultimo portano il Corpo Musicale ad un superiore impegno per quanto riguarda lo studio e la preparazione del programma musicale, che si concreta in un notevole innalzamento del livello artistico delle esecuzioni nonché in un radicale cambio e ringiovanimento del repertorio stesso.

Ancora nel 1972 la banda cambia “colori”: la divisa grigia viene sostituita dalla divisa composta da giacca rossa con fregi in oro e pantaloni blu con righe rosse, dono di un benefattore e viene inaugurata il 6 giugno con la partecipazione al Giro d’Italia in occasione di una tappa che si svolge a San Lorenzo di Parabiago. La banda spicca nei suoi bei colori di fiamma, di sole e di cielo e suscita al suo passaggio commozione, letizia, ammirazione.

Nel 1975 l’A.N.B.I.M.A. organizza a Roma un convegno nazionale delle bande italiane, in occasione dell’Anno Santo. La nostra banda vi partecipa con somma soddisfazione dei bandisti per l’inaspettata vacanza fuori programma e per il desiderio di confrontarsi con altre formazioni sul piano nazionale. La manifestazione culmina con la concentrazione delle bande partecipanti al convegno in Piazza San Pietro. Papa Paolo VI rivolge allora parole benedicenti e di incoraggiamento a tutti i musicanti presenti e ai loro familiari, ringraziandoli per la loro adesione alle cerimonie dell’Anno Santo.

Nel 1977, nell’ambito dei programmi culturali della banda, si lancia un concorso su tema per composizione e disegni, riservato a tutti i ragazzi delle scuole di Nerviano, invitandoli ad esprimere giudizi e proposte sul ruolo e sulle funzioni della banda nella società moderna. Ottima riesce la partecipazione: i lavori sono esposti nella Biblioteca Comunale e sono visitati da un gran numero di cittadini, sorpresi e ammirati per il successo dell’iniziativa.
Un merito da attribuire, annoverandolo fra gli altri, al nostro complesso bandistico è la riscoperta del chiostro dell’ex monastero degli Olivetani in Piazza Manzoni, attuale sede comunale, che si è poi rivelato ottima sede di manifestazioni artistiche all’aperto.
Nel 1979 grande risalto viene dato ai 70 anni di fondazione del Corpo Musicale Cittadino con la stampa di un numero unico che raccoglie la storia della nostra banda.
























GLI ANNI OTTANTA - NOVANTA

In questo periodo la banda raggiunge il suo massimo sviluppo. L’organico arriva a contare circa 65 elementi che, non bisogna dimenticare, sono in maggioranza giovani dai dodici ai vent’anni.
Nel 1980 la presidenza della banda è assunta dall’attuale presidente signor Carlo Parini, in sostituzione del cav. Luigi Mosca.
Molte e significative le presenze del corpo musicale a manifestazioni che si svolgono al di fuori di Nerviano e che lo vedono impegnato a Milano, Venezia, Assisi, Firenze, Roma, Verona, Bassano del Grappa, Asiago, Busseto, Rozzano, Sedriano, Abbiategrasso, Rho, tanto per citare alcune località, nell’ambito di un proficuo scambio di esperienze con realtà bandistiche a volte anche molto diverse dalla nostra.
In particolare ci piace ricordare, nel 1981, la partecipazione alla esecuzione al Monte Stella (la Montagnetta) di Milano, tenuta da cento corpi musicali, che hanno eseguito assieme il brano del maestro Luciano Berio “Accordo”.
Alla fine di questo stesso anno il maestro Nicola Donadio lascia la direzione artistica della banda che viene assunta, a partire dagli inizi del 1982 dal maestro Vincenzo Cammarano.
Con la crescita dell’organico la divisa del 1972 viene sostituita da una nuova divisa mantenendo i colori rosso e blu.
Sempre nel marzo del 1981 viene a mancare l’indimenticabile capobanda Cav. Giovanni Musazzi, la cui scomparsa ha creato nel corpo musicale un vuoto incolmabile.
La carica di capobanda per il periodo 1980-1983 viene assunta dal signor Marino Monti e, dal 1984, assume la carica di capobanda il Signor Renzo Codari che la ricopre a tutt’oggi.
Sempre in questi anni si provvede alla ristrutturazione ed all’ampliamento della sede del corpo musicale presso la scuola elementare di via Roma.
Alla fine del 1989 la direzione della banda viene affidata al maestro Gianfranco Stoppa che sostituirà il maestro Vincenzo Cammarano per circa un anno.

Gli inizi del 1991 vedono un altro avvicendamento alla guida artistica della banda.
Il Maestro Stoppa cede la bacchetta al Maestro Lucio Cammarano.
In questi anni l’attività musicale della banda prosegue alacremente con numerose trasferte.
Di questi anni è la partecipazione al Festival bandistico internazionale di Besana Brianza ed il concerto all’Ottagono della galleria Vittorio Emanuele a Milano.
In questi anni inoltre avvengono numerosi scambi con diverse bande musicali estere (Germania, U.S.A., Russia, Argentina).
Un altro triste evento, rimasto impresso nella mente di tutti i musicanti presenti, è stata la morte del Cav. Luigi Mosca avvenuta il giorno 25 aprile del 1995 al termine del servizio musicale che commemorava la ricorrenza.
La sua figura, di grande importanza per tutta la banda – aveva posto le nuove basi della banda con una visione più moderna e proiettata al futuro – è rimasta sempre viva in tutti coloro che lo hanno conosciuto.

I NOSTRI GIORNI

Al maestro Lucio Cammarano succede, nel 2001, alla direzione della banda il maestro Emanuele Morazzoni.
L’attività della banda in questi anni è caratterizzata, come sempre, da una costante presenza a numerose manifestazioni musicali sia nell’ambito nervianese che fuori del nostro paese.
Nel giugno del 2002 siamo a Malesco con l’esecuzione di un concerto bandistico ed ospiti della locale banda musicale. Nel 2004, in occasione del novantacinquesimo di fondazione viene organizzato un raduno bandistico a Nerviano ed una mostra antologica sui novantacinque anni di attività della banda.
Nel luglio 2006 siamo a Sesto San Giovanni con un concerto nell’ambito della manifestazione “Banda Larga” promossa dalla Provincia di Milano.
In questi anni, nell’ambito della manifestazione “Benvenuto …..in Banda” il corpo musicale ha preso l’abitudine di salutare i nervianesi augurando loro buon anno in occasione della festa dell’Epifania.
Verso la fine del 2006 alla direzione del Corpo Musicale Cittadino arriva l’attuale maestro il Prof. Salvatore Catalano.
Con la sua collaborazione viene dato nuovo impulso all’attività della banda ed in particolare alla formazione di nuovi musicanti.
Il corso di orientamento musicale, che non ha mai smesso di funzionare dalla sua istituzione, ha visto in questi ultimi mesi del 2009 un rifiorire di aspiranti musicanti.
Attualmente è frequentato da 25 allievi che, con passione e impegno, stanno imparando a suonare uno strumento e che speriamo possano presto entrare a far parte effettiva della banda.

Da queste pagine vogliamo invitare nuovi amici a frequentare i corsi per far parte, in futuro della banda cittadina, che rappresenta anche ai nostri giorni un elemento di cultura musicale popolare in continua evoluzione, costituendo nel contempo una delle più sane forme di svago, di aggregazione e di divertimento collettivo.
Attualmente i componenti della banda sono 35, per la maggior parte giovani che hanno voluto raccogliere il messaggio trasmessoci dai nostri amici che ci hanno preceduto nell’impegno di musicanti, nella fedeltà dei principi ispiratori delle nostre tradizioni musicali, pur rinnovandoci ed adeguandoci ai tempi in cui viviamo.
Certo, è doveroso dirlo, si potrebbe fare ancora meglio, ma tante situazioni originate da impegni scolastici, di lavoro e di famiglia condizionano la realizzazione delle nostre aspirazioni.
La storia di questi cento anni è una storia di difficoltà e di successi, di crisi e di fioritura, nei riflessi dei pubblici avvenimenti, popolata da tante care figure di amici, appassionati cultori della musica, una storia intrisa di affetti più che dotata di notizie.
A tutti voi che leggete vada il nostro saluto ed un invito: non lasciateci mancare la vostra attiva collaborazione, che è sostegno e stimolo per proseguire la strada intrapresa in questi cento anni.

Grazie a tutti.


















Il Corpo Musicale nell' anno 1926
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